Il paliotto dell’altare riproduce la Sindone sorretta da angeli a ricordo della sua presenza dal 1578 nella cappella del palazzo ducale. Sulla cimasa, tra angeli, è rappresentata la Veronica, opera postuma di Francesco Marsaglia (1784). L’intero apparato iconografico ci porta a riflettere sul sacrificio di Cristo, vero Dio, vero uomo, morto (la croce) e risorto (la Sindone segno di resurrezione).
Nelle nicchie laterali troviamo due statue che rappresentano: A sinistra, San Michele arcangelo difensore della fede, come descritto nei libri di Daniele e dell’Apocalisse.
“Protegam destera mea”, la mia destra ti protegga (Es 33): dove si dice che Dio invia a Mosè dopo il Sinai un angelo come guida verso la terra promessa; destra, l'angelo custode a cui va incontro un bambino in cerca di protezione. “Ero custos tuus”, sarò il tuo custode (Gen 28).